Processo ai presunti capi del nuovo clan Partenio: il sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano, risponde alle domande del difensore di Nicola Galdieri, l’avvocato Gaetano Aufiero, e al controesame della pm antimafia Simona Rossi, davanti al Tribunale Collegiale di Avellino presieduto dal giudice Gian Piero Scarlato. Giordano, indagato in un procedimento connesso per la vicenda legata all’asta del ristorante ‘O Pagliarone e assistito in aula dal penalista Gerardo Di Martino, era stato accusato da Livia Forte (che gli inquirenti ritengono regista con Armando Aprile del sistema dell’acquisto pilotato degli immobili all’incanto al Tribunale di Avellino) di averla bloccata nel tentativo di aggiudicarsi il locale all’asta, facendo intervenire proprio Nicola Galdieri. Giordano, che ha querelato la Forte, ha dichiarato in aula che il suo socio, Gennaro Pascale, fornitore di bibite per il ristorante della donna, It’s Ok, gli aveva riferito dell’interessamento della stessa per l’asta del Pagliarone. Ma lui volle partecipare lo stesso. Poi chiamato al ristorante della Forte sarebbe andato da solo e alla richiesta di mettersi a disposizione a Monteforte in cambio di non partecipare all’asta, lui avrebbe risposto che se fossero state cose legali non c’erano problemi. Incalzato dalla pm antimafia Rossi sulla modalità in cui era avvenuto questo interessamento, Giordano ha poi chiarito che sarebbe stato Pascale a rivolgersi alla Forte e non viceversa. Anche perché, ha chiarito, sollecitato dall’avvocato Aufiero, nella vicenda non c’è stato nessun coinvolgimento né di Galdieri né di Armando Aprile. Giordano, ha anche raccontato di essere stato minacciato la scorsa mattina dallo stesso ex socio che passando in auto vicino al Municipio avrebbe mimato il gesto di una pistola. Mentre sul rapporto con Nicola Galdieri e la foto circolata e messa in relazione alle presunte pressioni esercitate da quest’ultimo sulla Forte, per l’asta del Pagliarone, Giordano non ha negato di conoscerlo ma di essere stato a casa sua una sola volta per l’acquisto di un cane ma erano tutti già impegnati. Diverso il rapporto con il fratello del presunto boss, l’avvocato Alfio Galdieri, che al sindaco segue le pratiche automobilistiche e con il quale c’è un’amicizia fraterna e una frequentazione anche tra le loro famiglie. Massimo sostegno al sindaco da parte del gruppo consiliare di maggioranza “Monteforte Si Può”, che ha visto una delegazione seguire l’udienza in aula.