Subiscono un rallentamento le operazioni di recupero dei feretri e dei cassettini-ossario finiti nel vallone Pozzili di Sant’Agata de’ Goti a seguito della frana di un’ala del cimitero. E’ stato rinviato a domani mattina, infatti, l’arrivo della gru necessaria per rimuovere i blocchi di cemento finiti nell’alveo e sotto i quali sono presenti ancora bare e urne.
Negli ultimi giorni il lavoro si è incentrato proprio sulla crezione di una piattaforma sulla quale posizionare l’imponente macchinario. Operazioni delicate e che richiedono molto tempo, soprattutto se eseguite in condizioni meteo sfavorevoli. In totale fino a ieri sono stati effettuati 116 recuperi. All’appello mancano una dozzina tra bare e urne e solo dopo l’arrivo e la messa in funzione della gru si potrà procedere al recupero.
Terminato il recupero occorrerà mettere in sicurezza quello che resta del lotto “Longo 1” e con un’ordinanza sindacale riaprire il cimitero dando cosi la possibilità alle persone di portare un fiore ai propri cari defunti. Una triste vicenda iniziata una settimana fa.
E’ la mattina del 19 gennaio quando si iniziano a rincorrere delle voci di un crollo all’interno della struttura cittadina. Notizie che hanno trovato riscontro nelle immagini, immortalate anche da un drone. Lanciato l’allarme sul posto forze dell’ordine e autorità compententi che hanno disposto il sequestro l’area. Ne è seguito anche uno scontro politico con l’opposizione che ha puntato il dito contro il sindaco Riccio colpevole di non aver dato seguito alle interrogazioni presentate nei mesi scorsi. Il resto è storia recente.