Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Benevento Vincenzo Landolfi ha condannato a nove anni di reclusione il 37enne di San Felice a Cancello , accusato dell’omicidio di Giovanni Maione, 44enne camionista aggredito in una stazione di servizio a Forchia il 7 novembre 2021, e deceduto un mese dopo all’ospedale di Caserta per le lesioni riportate.
Il 37enne rispondeva di omicidio preterintenzionale e nei mesi scorsi il suo difensore aveva chiesto il patteggiamento, che è stato però rigettato dal gip Maria Di Carlo dopo l’opposizione dei familiari della vittima, costituitisi parte civile con gli avvocati Claudio Sgambato e Martina Piscitelli.
I legali, in una memoria presentata contro la richiesta di patteggiamento, avevano sottolineato come l’uomo non avesse “palesato alcun dispiacere, né ha tentato di contattare la famiglia del deceduto anche solo per estrinsecare il suo dispiacere o le sue scuse per la tragedia accaduta”.
Si è arrivati così al processo con rito abbreviato, dove il pm di Maria Amalia Capitanio ha chiesto 6 anni e otto mesi di carcere; il gup ha però inflitto una pena maggiore di quella richiesta, condannandolo anche al pagamento di una provvisionale di 100mila euro a testa per la moglie e i due figli della vittima, e di 20mila euro per ciascuno dei genitori di Maione.
Da quello che è emerso dal processo il 44enne camionista fu colpito all’interno del bar della stazione di servizio con un pugno ed una testata al volto e poi, dopo averlo raggiunto all’esterno, il 37enne casertano continuò a colpirlo usando anche un oggetto contundente preso in auto.
Maione morì per emorragia cerebrale causata dai colpi all’ospedale di Caserta il successivo 15 dicembre