“Per fortuna sia io che mio figlio non eravamo in casa al momento della frana, è stato un miracolo che non sia successo nulla” le parole di Rosario, l’uomo che insieme al figlio abitava nella casetta di Tocco Caudio, resa inagibile a causa dello smottamento del terreno.
Lo abbiamo incontrato davanti al cancello ancora imbrattato di fango e bloccato da tronchi e sassi, “Sono passato per vedere com’è la situazione, ancora non ci credo che potevamo essere dentro casa quando c’è stata la frana” gli occhi appena appannati tradiscono la graniticità delle emozioni, poi ci racconta che ha saputo dell’accaduto dalla telefonata di una persona del paese, “sai che è successo? La casa…una frana… non capivo niente in quel momento”.
L’ondata di maltempo che ha imperversato su tutta la provincia di Benevento, ha lasciato i segni più violenti in Valle Vitulanese, e la frana di Tocco Caudio che ha eroso il costone su cui è costruita la casa dove abita Rosario, è il caso più drammatico. Un’altra frana nel territorio di Campoli del Monte Taburno, ha solo sfiorato un’abitazione, finendo però su una casupola adibita a deposito di attrezzature, distruggendola.
Ci sono poi le strade, come nel caso di Cautano, qui un piccolo ponticello e una stradina non censiti ufficialmente, sono stati cancellati dalla piena del fiume.
Il problema oltre ad essere di natura meteorologica con i cambiamenti climatici, riguarda anche la gestione dei fiumi e delle strade, come sottolinea il sindaco di Cautano, Alessandro Gisoldi, che si è soffermato sull’importanza delle prevenzione. “Fortunatamente già da qualche anno anche con le precedenti amministrazioni si è provveduto a mettere in sucurezza il paese grazie ad opere di contenimento mediante sistemi che rallentano la corsa delle acque che possono arrivare a valle”.