“Morte annunciata a Montefredane. Ieri sera, per cause ancora da accertare dagli inquirenti, il geom. Amato Capossela di 55 anni, cade in una vasca di lavorazione del cemento profonda 10 metri. I luoghi della tragedia sono un opificio industriale dove lavorava la ex Prefim, poi adibito alla lavorazione di manufatti in cemento. Ex lavoratori e colleghi di Amato, sentiti per telefono, sono rimasti impietriti per la morte a 55 anni per una fatale caduta. Raccontano di luoghi esterni fatiscenti e di una probabile mancanza di idonee misure di sicurezza.
Solo il 20 Ottobre scorso, le organizzazioni sindacali irpine Cisl, Cgil e Uil con le Organizzazioni di categoria avevano con il prefetto Spena lanciato l’allarme per la sicurezza sui luoghi di lavoro. I numeri sugli incidenti sono preoccupanti. In provincia di Avellino, fino ad Agosto 2022, sono stati denunciati 1.200 incidenti sul lavoro. Cinque le morti bianche, l’incremento rispetto allo stesso mese di agosto del 2021 è del 40%. Troppo. Il prefetto di Avellino, annunciava che presto sarà istituito un osservatorio provinciale per monitorare la situazione e per sensibilizzare sui temi della salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro. Le OO.SS. chiedono e sollecitano, come annunciava il Prefetto stesso, l’attuazione di tale osservatorio. Ad oggi si osserva tragicamente una morte in più. Con Amato sono 6 le morti sul lavoro. Alla sua famiglia la nostra vicinanza e le nostre condoglianze”.
A. Cirillo, Feneal Uil, G. Lo Russo, Filca Cisl, e A. Di Capua, Fillea Cgil