A circa due settimane dal 42esimo anniversario del terribile sisma del 23 novembre del 1980 che devasto l’Irpinia e parte della Basilicata, distruggendo interi paesi, e fece sentire i suoi effetti anche nelle province di Napoli e Salerno, ecco che l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, alle 8.26 di questa mattina, ha registrata una scossa di terremoto con epicentro Frigento. La scossa si è sentita distintamente essendo di magnitudo 3.2, localizzata ad una profondità di 17 km e con un’estensione per un raggio di circa 2 km. Dunque, la terra è tremata anche nella zona circostante. Paura e gente in strada anche a Gesualdo, Sturno e nelle contrade di Fontanarosa, Villamaina e Grottaminarda. Naturalmente, visto quanto sta accadendo in questi giorni nelle Marche, e in particolare lungo la costa pesarese, si potrebbe trattare anche di scosse di assestamento della faglia, la cui eco si avverte anche in questo quadrante dell’Irpinia. Del resto, è già successo in passato. L’unico elemento a dirci il contrario, però, è che l’epicentro faccia capo al mar Adriatico, e sia distante dalla dorsale appenninica che costituisce una linea di collegamento. Al momento non si registrano danni a cose e persone ma solo uno stato di comprensibile timore. C’è grande apprensione, infatti, a Frigento e nei comuni contermini. Mentre la Protezione civile è in stato di allerta, pronta ad intervenire.
