Un detenuto nel carcere di Avellino ha tentato il suicidio procurandosi ampi tagli al braccio. Decisivo l’intervento degli agenti di Polizia penitenziaria in servizio che hanno evitato conseguenze
irreversibili. Lo rende noto Donato Capece, segretario generale del Sappe. Secondo quanto è stato ricostruito, il detenuto, di nazionalità marocchina, con problemi di tossicodipendenza,
avrebbe deciso di togliersi la vita per protestare contro la mancata somministrazione di metadone.
“Negli ultimi venti anni -ricorda Capece- le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria hanno sventato più di 23 mila tentativi di suicidio nelle carceri italiane e impedito che quasi 175 mila
atti di autolesionismo da parte dei detenuti potessero avere conseguenze nefaste”. Il leader del sindacato autonomo sottolinea anche “il fallimento delle espulsioni di detenuti stranieri in Italia: sono state soltanto 456 nel 2021”.