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Don Nicola: tre anni e sei mesi per l’ex direttore della Caritas

Don Nicola: tre anni e sei mesi per l’ex direttore della Caritas

1 Giugno 2022 | by Enzo Colarusso
Don Nicola: tre anni e sei mesi per l’ex direttore della Caritas
Cronaca
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Il  processo a carico di Don Nicola De Balsio. Il Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Napoli Di Palma nel processo con rito abbreviato lo ha condannato a tre anni e sei mesi di carcere e ne ha ordinato la scarcerazione. Il prelato è stato ritenuto responsabile del reato di detenzione e scambio di materiale pedopornografico. “Una sentenza che ci soddisfa”, questo il commento di Vizzi Sguera, uno degli avvocati difensori di Don Nicola. “Contiamo di ridurre la pena in appello ma per il momento siamo estremamente contenti per come si sono messe le cose”. L’accusa aveva chiesto 5 anni e la prosecuzione della detenzione in carcere. Ora si attendono i tempi tecnici prima della scarcerazione dal penitenziario di Carinola dove è detenuto dal 23 di novembre scorso.  In precedenza, dal 3 novembre, aveva trascorso in casa il  periodo di arresto. Si chiude in questo modo con una ammissione di colpa la vicenda dolorosa del 56 enne ex direttore della Caritas diocesana di Benevento e parroco ultraventennale di San Modesto nel popoloso Rione Libertà. Quella di Don Nicola De Blasio è stato uno dei passaggi più difficili vissuti dalla Curia beneventana negli ultimi decenni. Tutto è  cominciato agli inizi di novembre del 2021 quando una inchiesta della Procura di Torino portò all’arresto in tutta Italia di cinque persone, tra cui Don Nicola, arrestato in flagranza di reato: in uno dei suoi pc furono trovati dalla Polizia Postale file e immagini dai connotati pedopornografici. Don Nicola si era difeso sostenendo che quel materiale era stato raccolto  per condurre una sua personale inchiesta sul fenomeno della pedopornografia nel mondo ecclesiastico ma che poi aveva interrotto la sua indagine nel momento in cui sui era reso conto di essersi inoltrato nel terreno della illegalità. Una tesi che non ha mai però convinto gli inquirenti.  Poi la decisione di ammettere le responsabilità che gli sono state contestate e il  processo abbreviato col  quale si conclude,  per ora, questa brutta storia che però ha in animo di riservare ancora spunti di cronaca e di clamorose rivelazioni.

 

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