Da lunedì il pensiero resta inevitabilmente fermo sulla tragedia che ha scosso il Sannio, con la morte sul lavoro di un autotrasportatore di 42 anni. Luigi Odierno, da San Giuseppe Vesuviano dove viveva, lavorava per una ditta della provincia di Potenza. Era arrivato a Puglianello nella zona industriale per caricare delle travi in metallo dall’azienda sannita che si occupa di verniciatura. L’uomo secondo una prima ricostruzione sarebbe caduto battendo prima la testa contro la cabina del camion finendo probabilmente sotto le lamiere.Una morte terribile che lascia ancora una volta aperto il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Intanto le indagini avviate dal sostituto procuratore Maria Colucci, proseguono, interrogati gli altri operai presenti sulla scena dell’incidente, che da subito si sono attivati per chiamare i soccorsi. Sequestrato l’automezzo e il muletto utilizzati dall’uomo, mentre non sarà possibile usufruire di video poichè l’area dove è avvenuto l’incidente era fuori dal campo delle videocamere di sorveglianza.Intanto domani, è attesa l’autopsia sul corpo del 42enne, che sarà effettuata preso la sala autoptica del “San Pio” di Benevento dal medico legale Massimo Esposito. Come atto dovuto, si attende l’ufficialità dell’iscrizione nel registro degli indagati dei rappresentanti delle tre aziende che compaino nella vicenda, ovvero quella per cui lavorava Luigi, quella di Puglianello dove è avvenuto l’incidente e quella a cui si sarebbe dovuto consegnare il carico.
Sull’argomento interviene anche la CGIL con una riflessione sul mondo del lavoro e sui rischi quotidiani soprattutto per alcuni tipi di attività.
