Dopo circa 4 ore di camera di consiglio, dall’aula bunker di Poggioreale, arriva la sentenza di primo grado per il processo Isochimica, letta dal presidente del collegio Sonia Matarazzo. Condannati a 10 anni Vincenzo Izzo e Pasquale De Luca, collaboratori dell’ingegnere Elio Graziano, morto nel 2017 a 85 anni, proprietario della “fabbrica dei veleni” dove si scoibentava l’amianto dalle carrozze a mani nude, e Aldo Serio e Giovanni Notarangelo, i funzionari di FS che avrebbero dovuto verificare l’idoneità dell’impianto.
Nel verdetto anche la fissazione di una prima provvisionale di risarcimento fissata a 50mila euro per ognuno degli eredi, anche se la partita da giocare in sede civile è ancora tutta aperta. Certo, non ci sarà mai una somma di denaro sufficientemente adeguata per ripagare la perdita di una vita.
Assolti tutti gli altri, tra ex amministratori e dirigenti comunali e dell’Asl. I primi commenti dei diretti interessati parlano di una prima risposta di giustizia, in attesa delle motivazioni.