Ci sono ancora i segni sull’asfato, quelli dei rilievi dei carabinieri e quelli dell’impatto del motorino, a ricordare del tragico incidente avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Benevento si è cristallizzata nell’animo alla notizia sconvolgente della morte di Flavio, 16 anni appena. E’ notte, e Flavio è in scooter con un suo amico di un anno più piccolo, due adolescenti con la vita in tasca stretta come i sogni, e con tutta la leggerezza dell’età, quando non si ha paura, e quando la strada ti appare infinita. Ma poi il gioco si rompe, si blocca la giostra, e il destino decide che all’improvviso devi scendere. Lo scooter con i due ragazzi in sella, perde aderenza con l’asfalto sul viadotto delle Streghe, e vola, cade pesantemente al suolo e quello che resta a terra sono i segni di un impatto mortale e il corpo senza respiro di Flavio. E poi tutto un susseguirsi di sirene, di luci blu dei lampeggianti, di freddo e paura.Il tempo si ferma tra il 15 e 16 gennaio, l’età dei due ragazzi, il destino scherza anche nei numeri. Il 15enne è salvo, finisce in ospedale ma per fortuna sopravvive all’impatto, per Flavio non c’è speranza, da subito. Oggi sul ponte delle streghe che collega la rotonda dello stadio a via Avellino, è una processione di auto che silenziosamente rallentano, forse pregano, forse semplicemente non dicono nulla, perchè di fronte ad una morte così, non c’è cosa che si possa dire. Restano i fiori, i cartelli appesi con scritte fatte dai compagni, da chi lo conosceva e da chi non sa darsi pace.