Nel pomeriggio di ieri, a Telese Terme, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cerreto Sannita hanno deferito in stato di libertà per tentata truffa aggravata due napoletani. Una signora di 81 anni, contattata dai due con il solito “modus operandi” per la consegna di un pacco per il nipote, evidentemente resa edotta dalla campagna di informazione diffusa anche dall’Arma dei Carabinieri sull’attenzione alle modalità con cui vengono commessi questo genere di reati, acconsentendo alla consegna di 4 mila euro come pagamento del pacco in questione, ha avvisato subito i Carabinieri sul numero di Pronto Intervento 112. La Centrale Operativa ha fatto intervenire immediatamente una pattuglia che stazionava in zona, i cui militari, al sopraggiungere nei pressi dell’abitazione della vittima del “corriere” che viaggiava a bordo di un’autovettura Ford Fiesta, con un complice, hanno immediatamente bloccati i due autori che sono stati identificati e denunciati alla locale Procura della Repubblica. Nel corso della perquisizione è stato sequestrato il telefono cellulare usato per contattare l’anziana.
Nella stessa serata di ieri, inoltre, i militari delle Stazioni di San Giorgio la Molara e di San Marco dei Cavoti e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo, hanno denunciato in stato di libertà un 32enne ed un 22enne del napoletano, già noti alle Forze dell’Ordine, per i reati di truffa. A seguito della segnalazione di una Fiat Idea usata proprio per commettere una truffa nei confronti di un’anziana di San Giorgio La Molara, i militari sono riusciti a rintracciarla e fermarla lungo la SS 212 della Val Fortore, in territorio di Pesco Sannita. I due uomini che erano a bordo sono stati identificati, grazie anche alla visione dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati ed al riconoscimento da parte della vittima. Uno dei due autori si era spacciato per amico di un suo nipote incaricato di riscuotere circa duemila euro per ritirare un pacco presso il locale ufficio postale, mentre l’altro complice lo attendeva in macchina. A tal riguardo sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni cellulari utilizzati dai malfattori per compiere tutta l’attività truffaldina.
Nel corso della stessa operazione il conducente dell’auto è stato anche denunciato perché, pur manifestando alterazione psicofisica da assunzione di sostanze stupefacenti, aveva rifiutato la sottoposizione al relativo accertamento con conseguente ritiro della patente di guida.