Nel corso di un servizio mirato al controllo dell’attività venatoria ed alla prevenzione del bracconaggio, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Airola, in località “Vannara” del Comune di Paolisi, hanno deferito in stato di libertà un soggetto per il reato di uccellagione e maltrattamento di animali. I citati Carabinieri hanno rinvenuto, all’interno di un terreno abbandonato, un impianto mobile di uccellagione destinato alla cattura di cardellini, specie particolarmente ricercata per il variopinto piumaggio ed il melodioso canto. L’uomo L.B.di anni 72 residente a San Sebastiano al Vesuvio, che dovrà rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale, aveva posizionato in prossimità della rete quattro richiami vivi della stessa specie, bloccandoli tra la vegetazione mediante un’imbracatura di filo di nylon,passante per collo, ali e zampe dei volatili, quindi tenuti in una condizione di grave maltrattamento. Intervenuti sul posto, i veterinari del Distretto Sanitario di Montesarchiogarantivano le necessarie cure agli animali, poi affidati in custodia al Centro Recupero Selvatici dell’ASL di Napoli per essere riabilitati in vista del loro successivo reintegro in natura. L’azione svolta rientra in un contesto più ampio di controllo e monitoraggio dell’attività venatoria e di repressione dei reati conseguenti al bracconaggio, posta in essere dai Carabinieri Forestale per garantire la tutela e il benessere degli animali.