Si rende noto che la Polizia Municipale, a seguito delle segnalazioni pervenute da un cittadino e dal Presidio di Assistenza Veterinaria dell’Asl di Benevento circa la presenza di esche avvelenate in contrada Cardilli, ha provveduto ad effettuare un sopralluogo nella suddetta zona senza che, nel corso dell’ispezione, siano state rinvenute esche avvelenate o carcasse di animali morti.
Si segnala altresì che agenti di Polizia Municipale e funzionari del Presidio di Assistenza Veterinaria dell’Asl di Benevento, a seguito di alcune notizie diffuse sui social a proposito del sospetto avvelenamento di gatti in via Gioberti e via Guzzanti, hanno provveduto ad effettuare un sopralluogo congiunto nell’area in questione del rione Libertà senza che siano state rinvenute carcasse di animali morti o esche contenenti materiale alimentare da cui si potesse desumere la presenza di sostanze tossiche.
A tal proposito si ricorda il Ministero della Salute, fin dall’emanazione della prima ordinanza del 2008 riguardante il divieto di utilizzo e detenzione di esche o bocconi avvelenati, ha indicato un percorso per contrastare il fenomeno.
L’ordinanza, prorogata e modificata negli anni, oltre a prevedere l’esplicito divieto di preparare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche, individua obblighi e compiti per tutti gli attori coinvolti affinché vengano messe in atto tutte le misure previste, tra cui l’obbligo per il Sindaco, qualora venga a conoscenza di un caso di avvelenamento di un animale domestico o selvatico, di dare immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine, da effettuare d’intesa con le altre Autorità competenti, così come tempestivamente avvenuto nei due casi precedentemente menzionati.