Probabile svolta nelle indagini relative alla ricerca di Domenico Manzo, il 69enne di Prata Principato Ultra scomparso nella notte dell’8 gennaio scorso. Questa mattina i carabinieri hanno perquisito le abitazioni di una decina di persone tra Prata Principato Ultra ed Avellino e sequestrato i loro telefoni cellulari. L’obiettivo dell’attività investigativa dei militari è la ricerca di nuovi elementi utili per capire cosa sia potuto accadere all’ex muratore, le cui tracce si sono completamente perse.
Per saperne di più bisognerà attendere l’esito delle analisi sui telefonini. Da quanto emergerà il cerchio attorno ai possibili responsabili si potrebbe definitivamente stringere.
La vicenda tiene con il fiato sospeso l’intera comunità locale, i familiari di Mimì, come era chiamato da tutti, e in particolare i due figli, Romina e Francesco, assistiti dall’avvocato Federica Renna. A più riprese e per diversi giorni il 69enne è stato cercato dai vigili del fuoco e dal personale specializzato che ha scandagliato un lungo tratto del fiume Sabato, dai carabinieri con i cani molecolari e dai droni. Ma di Mimì nessuna traccia.