Doppia aggressione nel Carcere di Ariano Irpino contro un agente di polizia penitenziaria e la stessa direttrice Maria Rosaria Casaburo. Due episodi di follia e violenza, registrati a poca distanza uno dall’altro, sono stati denunciati dal segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, Emilio Fattorello. Il primo si è verificato poco dopo l’apertura delle celle, verso le 8, quando un detenuto di origini napoletane, senza un apparente motivo ha aggredito un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria. Un’azione repentina che ha visto il basco azzurro colpito con violenza da una testata al volto, restare tramortito e dover ricorrere alle cure dei medici. Poi intorno alle 12.30, un altro detenuto di origini casertane, è andato improvvisamente in escandescenza durante il Consiglio di Disciplina del Carcere, tentando di aggredire con violenza la direttrice. Il tempestivo intervento dei poliziotti presenti, che hanno immobilizzato l’uomo, ha però fortunatamente evitato il peggio. Nell’azione di contenimento un ispettore ha riportato contusioni ed è stato medicato. Il detenuto in questione oltre al tentativo di aggressione si è reso responsabile di chiare e gravi minacce di morte rivolte nei confronti della dirigente.
La solidarietà di Fattorello: “L’Autorità Giudiziaria competente – afferma – è stata informata di quanto è successo ieri. Il Sappe Campania è vicino al personale di Ariano Irpino che ha riportato danni fisici e nello stesso tempo esprime compiacimento per l’azione di tutela e protezione nei confronti della Direttrice, alla quale va la nostra vicinanza. La Casa Circondariale di Ariano si conferma un carcere di frontiera”.
Per Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, poi, servono interventi urgenti e strutturali: “Ogni giorno – dice – giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese. Per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge servono strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino”.