Il gip del Tribunale di Avellino Francesca Spella non ha convalidato il fermo nei confronti di Gerardo Limongiello, l’85enne che mercoledì ha ucciso la moglie, l’83enne Antonietta Ficuciello, soffocandola con un cuscino nel loro appartamento di via Sottotenente Giovanni Iannaccone, per poi andarsi a costituire ai carabinieri del Comando Provinciale. Il giudice per le indagini preliminari ha quindi accolto la richiesta di applicazione della misura cautelare personale, avanzata dal pm Vincenzo Russo e conforme all’istanza della difesa rappresentata dall’avvocato Mario Di Salvia. L’85enne, dunque, resta nel reparto Psichiatrico dell’ospedale Landolfi di Solofra in regime di arresti domiciliari, in attesa che si liberi un posto in una struttura protetta.
Disposta anche l’autopsia, poi, dalla quale si cercherà di capire meglio la dinamica del delitto. L’indagato, infatti, apparentemente, avrebbe soffocato e strangolato la vittima, in reazione ad un morso e alcuni graffi alle braccia cagionatigli dalla stessa. In ogni caso una reazione che sembra sproporzionata al pericolo corso ma che solo l’esame autoptico potrà meglio valutare.