Con una tanica di alcol in mano ha minacciato di darsi fuoco se non avessero fatto il vaccino anticovid alla madre. Dramma sfiorato davanti al centro vaccinale del Campo Coni di Avellino. Protagonista dell’episodio Antonio Iannaccone, un uomo conosciuto in città per i suoi problemi psichici. A sventare il gesto estremo gli agenti di polizia. Poi l’interessamento del medico per far inserire lui e la mamma nella categoria dei disabili.
Il motivo che lo ha spinto a tanto è la mancata chiamata della madre, anche lei disabile psichica, per la somministrazione del vaccino anticovid, dopo circa 3 mesi di attesa dall’iscrizione sulla piattaforma della Soresa. Minacciato il gesto estremo, i cittadini in fila per l’inoculazione della dose hanno subito chiamato forze dell’ordine e 118. Sul posto sono giunti immediatamente carabinieri, agenti di polizia che sono riusciti a togliergli di mano il liquido infiammabile, e gli operatori sanitari che lo hanno calmato visitandolo in ambulanza e, soprattutto, attraverso il loro interessamento, hanno avviato l’iscrizione di mamma e figlio nella categoria richiesta, bypassando il medico di base che non aveva dato l’ok.