A conclusione di un‘articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino , i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo , emesso dal G.l.P. presso il Tribunale di Avellino, di un impianto di cremazione nel comune di Vallo di Lauro.
Le attività investigative hanno avuto inizio lo scorso mese di novembre in seguito a numerose segnalazioni riguardanti le immissioni nell’aria di fumi intensi di colore scuro provenienti dall’impianto de quo.
I successivi e ripetuti sopralluoghi effettuati dai carabinieri del N.O.E. corroborati dall‘ attività di riscontro dei titoli e delle autorizzazioni amministrative della società , hanno consentito di rilevare, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal Gip:
la presenza, sul piazzale esterno dell‘impianto, di vari contenitori di rifiuti speciali – prodotti dalla depurazione dei fumi , contenenti mercurio e classificati come pericolosi – nonché materiali ferrosi estratti da ceneri pesanti, rifiuti biodegradabili e indifferenziati , completamente esposti agli agenti atmosferici e privi di idonei ed adeguati sistemi di copertura, indicazione ed etichettatura;
l‘immissione delle acque reflue industriali prodotte dall’impianto , nella fognatura comunale senza alcun trattamento depurativo.
Al termine delle indagini è stato deferito alla locale Autorità giudiziaria un uomo di 60 anni – legale rappresentante della società, con sede legale in Napoli, che gestisce l‘impianto – per i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata , nonché per aver scaricato illecitamente i reflui industriali nella rete fognaria comunale. L‘indagine si inserisce nell’ambito delle attività promosse dalla Procura di Avellino finalizzate alla prevenzione e al contrasto degli illeciti sversamenti a salvaguardia dell‘ambiente.