L’ ipotesi di reato è quella di peculato, in relazione a condotte protrattesi per circa un decennio e correlate alla gestione economico finanziaria del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Morale San Filippo Neri di Benevento. Nel mirino della Procura della Repubblica di Benevento e del nucleo PEF della Guardia di Finanza la condotta del Presidente Antonio Caroscio, in carica dal 2008 al 2017. Nei suoi confronti il Gip del Tribunale di Beneveto ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo per la somma di 428.mila euro. Le indagini, svolte attraverso l’esecuzione di perquisizioni, analisi ed acquisizioni documentali e accertamenti bancari sui conti dell’Ente, sono scaturite da una segnalazione proveniente da ambienti istituzionali e da articoli stampa, si legge nella nota della Procura, finalizzate a conoscere la destinazione e/o l’utilizzo della somma di denaro di circa due milioni di euro, versata dal Comune di Benevento per l’acquisto del complesso immobiliare di San Vittorino, di cui era originariamente proprietario l’Ente San Filippo Neri.
Gli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza hanno evidenziato l’appropriazione complessiva della somma di denaro sequestrata che secondo gli inquirenti sarebbe stata indebitamente sottratta all’ Istituto, attraverso prelievi per contanti e/o bonifici bancari giustificati per saldare prestazioni di servizi e costi fittizi come lavori di ristrutturazione e manutenzione del complesso monastico di San Vittorino. In base alle indagini sin qui svolte gli investigatori ipotizzano anche la sottrazione di somme afferenti a rette scolastiche pagate dalle famiglie per la frequentazione dei bambini della scuola materna in seno all’Ente, non inserite nei consuntivi e non versate nei conti bancari.
