È finito in manette il padre orco 56enne che abusava della figlia di appena 14 anni. Una vicenda drammatica quella che andava avanti da tempo a Summonte e che, a quanto pare, è arrivata ad un primo ed importante epilogo. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Ospedaletto d’Alpinolo su disposizione del gip del Tribunale di Avellino. È accusato di violenza sessuale aggravata. A dare l’allarme ormai circa un anno fa un’insegnante che aveva segnalato la storia dalle pagine de “Il Mattino”, dopo che ragazza si era strappata gli abiti da dosso per strada. La stessa, Nella Iuliano, aveva poi raccolto le firme per presentare una denuncia in procura. E anche il sindaco Pasquale Giuditta si era interessato al caso, attraverso i servizi sociali ma finendo con l’essere vittima di un’aggressione da parte dei familiari della giovane.
Scattate le indagini da parte del maresciallo maggiore Tommaso Nazzaro, i militari dell’Arma della caserma locale sono stati coadiuvati da quelli della Compagnia di Avellino, agli ordini del capitano Fabio Iapichino. La ragazza è al sicuro, in una casa protetta, assistica da sociologi e psicologi. Proprio loro, insieme ad esperti dell’Arma. hanno raccolto la sua testimonianza sulla ricostruzione delle violenze subite da quel padre che le riservava attenzioni morbose.
Scenario della vicenda sono le case popolari del comune del Partenio, dove la 14enne abitava con i genitori, i fratelli e i nonni paterni. Ora per lei si apre una nuova vita.