“Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”: è il reato di cui dovranno rispondere un uomo ed una donna, entrambi sulla quarantina ed originari dell’Est Europa, denunciati dai carabinieri della Stazione di Sant’Angelo dei Lombardi. Attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli forniti dal comune di residenza, sono emerse inesattezze nella dichiarazione prodotta dai due soggetti circa il possesso dei requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza.
In particolare, al fine di ottenere tale beneficio, i due attestavano falsamente di essere residenti sul territorio italiano da almeno 10 anni, percependo così, senza averne diritto, circa 6.500 euro lui e 11.250 euro lei.
Gli esiti delle attività sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Avellino e all’Inps per l’interruzione dell’elargizione del sussidio e il recupero delle somme indebitamente percepite.