In occasione della festività di Ferragosto i carabinieri del Comando Provinciale e del Gruppo Forestale di Avellino hanno attuato, sull’intera provincia ed in particolare nelle aree solitamente meta di numerosi turisti ed escursionisti, un importante spiegamento di forze volto sia al contrasto dei fenomeni predatori e di illegalità in genere – soprattutto considerando che molte abitazioni sono rimaste incustodite per l’assenza dei proprietari impegnati in gite fuori porta o per vacanze in località balneari – sia alla tutela dell’incolumità degli utenti delle strade rese sicuramente più caotiche per la presenza di numerosi turisti che hanno affollato non poche località della provincia ed in particolare il Parco dei Monti del Partenio, l’altopiano del Laceno, la Valle del Sele e la zona del serinese, anche in occasione delle cerimonie religiose che si sono svolte in Irpinia.
Infatti sono stati implementati i servizi di perlustrazione con posti di controllo e posti di blocco, nel corso dei quali sono state effettuate varie perquisizioni, assicurando un dinamico e capillare presidio su tutta la provincia.
Particolare attenzione è stata riposta al controllo degli obiettivi sensibili nonché agli esercizi commerciali, ai luoghi di culto ed ai soggetti sottoposti a misure di prevenzione e sicurezza. Inoltre, considerato il notevole incremento della circolazione, importantissimo è stato anche il servizio svolto per la sicurezza stradale, in modo particolare sulle principali arterie, ancora troppo spesso teatri di incidenti le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del mancato rispetto alle norme del Codice della Strada.
Un massiccio servizio straordinario, denominato “Ferragosto Sicuro”, che ha visto in campo oltre 700 Carabinieri, impegnati nei grossi centri così come nelle aree rurali. Complessivamente sono stati attuati 350 di servizi di pattuglia e perlustrazione. Sono stati più di 1700 i veicoli e circa 2.500 le persone controllate, delle quali 2 tratte in arresto e 27 deferite in stato di libertà.
5 pregiudicati, che in orario notturno e senza giustificato motivo venivano sorpresi aggirarsi con fare sospetto nei pressi di alcune abitazioni rurali, sono stati allontanati con proposta di Foglio di Via Obbligatorio.
11 le patenti ritirate o sospese per violazioni alle norme del codice della strada e 9 i veicoli sottoposti a sequestro o fermo per le irregolarità riscontrate.
Sabato e domenica i controlli alla circolazione stradale hanno riguardato principalmente le guide in stato di alterazione psicofisica: 8 i casi con un tasso alcolemico superiore al limite consentito, circostanza che ha determinato oltre alla sospensione della patente anche il sequestro del veicolo. 2 automobilisti sono stati sorpresi alla guida sprovvisti di patente perché mai conseguita o già ritirata per precedenti violazioni al C.d.S.. In 5 casi è stata accertata l’assenza della copertura assicurativa di veicoli.
Non è mancata in questi giorni anche una costante opera di assistenza agli utenti della strada, sia in occasione dei rallentamenti dovuti al traffico in alcune aree della provincia, sia a seguito di lievi incidenti che soprattutto grazie all’immediato intervento delle pattuglie non hanno determinato più gravi conseguenze per l’integrità fisica delle persone coinvolte, consentendo contestualmente l’immediato ripristino della viabilità, limitando al massimo i disagi per gli altri utenti.
Ovviamente i controlli hanno riguardato anche la “movida serale”, con ispezioni nei locali pubblici ed esercizi ricettivi anche per il contrasto ai reati in materia di stupefacenti, che hanno permesso di sequestrare principalmente cannabinoidi e segnalare alla competente Autorità Amministrativa 4 giovani assuntori.
E non è mancata l’attenzione per accertare il rispetto delle vigenti misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica.
Lieto fine per tre persone che, nel corso di escursioni, perdevano l’orientamento tra la fitta vegetazione delle montagne irpine: dopo qualche ora, presi dall’agitazione, effettuavano una richiesta di soccorso, riuscendo ad inviare con un’applicazione dello smartphone la propria posizione ed alcune foto dei luoghi circostanti, permettendo così di essere rintracciati dai Carabinieri Forestali.