Il caso Maria Ungureanu: a quattro anni dal ritrovamento del corpo della bimba annegata in una piscina di San Salvatore Telesino, continua ad essere dibattuto in Tribunale.Nella giornata di ieri davanti al Gip per la chiusura dell’incidente probatorio sono stati riportati gli elementi emersi durante la seconda autopsia avvenuta in seguito alla riesumazione del cadavere.Dalle perizie però non è emerso nulla di utile alle indagini,ovvero non è stato possibile confermare la presunta violenza sessuale subita dalla piccola Maria prima di morire. Da quel 19 giugno 2016 per Maria non c’è ancora giustizia.Le perizie condotte nella prima fase delle indagini avrebbero escluso la tesi dell’omicidio (che scagionerebbe Daniel Ciocan,indagato per omicidio e violenza) ma la prima autopsia avrebbe invece anche confermato atti di violenza sessuale avvenuti nel tempo.A rispondere alle tante domande è l’avvocato Salvatore Verrillo,legale di Daniel Ciocan.