La proposta di sequestro, finalizzata alla confisca, veniva formulata dalla Procura della Repubblica di Benevento a seguito di mirate e capillari indagini, anche di carattere patrimoniale, svolte dal Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria di Benevento, che consentivano di ricostruire ed accertare in capo al predetto soggetto la disponibilità di un tenore di vita elevato e la disponibilità beni sproporzionati, come una villa con piscina , rispetto ai redditi dichiarati, intestati a familiari e/o prestanomi ed acquisiti con i proventi illeciti dalle predette attività delittuose, consentendo – nel contempo – di dimostrare la sussistenza dei requisiti previsti dal Codice Antimafia per l’applicazione della misura ablatoria da parte dei giudici della prevenzione.
Con i proventi di tali attività illecite era stata acquistata anche un’attività dedita al commercio all’ingrosso di rottami, con sede operativa a Ceppaloni (BN) – contrada Rotola, divenuta anche base logistica degli illeciti traffici di stupefacenti in quanto al suo interno – nell’agosto del 2019 – fu rinvenuto oltre un kg di hashish; è stato inoltre disposto ed eseguito il sequestro di prevenzione, in aggiunta alla menzionata attività commerciale, della metà di un immobile (attuale residenza del proposto e del suo nucleo familiare) e di un terreno ubicati in Sant’Arcangelo Trimonte (BN), di due immobili ubicati a Benevento, uno dei quali confluito in un Trust di cui è amministratore plenipotenziario la moglie del proposto, due autovetture Mercedes Benz, rapporti di conto corrente postali e due buoni postali intestati ai figli minori del proposto, per un valore complessivo di circa 700.000 euro.