(AGI) Un pool di consulenti medici chiamato a valutare 280 cartelle cliniche e stabilire se il coronavirus all’interno di Villa Margherita sia circolato prima del 24 marzo scorso, giorno in cui fu scoperto positivo un paziente dell’avellinese e scoppio’ il primo e piu’ grave focolaio di Covid 19 di Benevento. La procura di BENEVENTO ha infatti nominato periti Guido Maria Grasso e Marcello D’Errico, docenti di Igiene e Sanita’ Pubblica nelle universita’ del Molise e delle Marche, insieme al medico legale Emilio D’Oro che
segue l’inchiesta fin dalle prime battute. Ci sono 4 indagati e sono tutti dirigenti della Rsa con centro di riabilitazione di contrada Cappelle a Benevento: il direttore generale Stefano Garelli, il direttore amministrativo Nocera, il direttore sanitario Di Gioia e il responsabile medico Ciarimboli. Devono
rispondere a vario titolo di epidemia colposa, lesioni gravissime e omicidio colposo plurimo. Dal 24 marzo a oggi sono piu’ di una dozzina i pazienti passati per Villa Margherita e deceduti per coronavirus. Ma secondo gli inquirenti, cisarebbero altre polmoniti sospette registrate tra i pazienti
prima che il caso esplodesse. E’ per questo che oltre ai 12 casi che hanno dato il via all’inchiesta, e le denunce da parte dei familiari di alcune vittime, sono state acquisite cartelle cliniche di persone ricoverate gia’ dall’inizio del 2020 e dimesse anche prima del 24 marzo scorso, quando il centro di
riabilitazione fu isolato e gran parte dei pazienti trasferiti nell’ospedale Rummo di BENEVENTO o in altri ospedali vicini.