(AGI) Era nascosta in un’intercapedine del portellone di una Fiat Punto e dopo 20 giorni di ricerche i carabinieri della compagnia di Montesarchio sono riusciti a trovare l’arma che A.L, 59 anni di Sant’Agata de’ Goti, ha usato il 21 maggio scorso per sparare al figlio , di 26 anni. L’uomo e’ ancora in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Il figlio e’ stato ferito a una spalla e ai carabinieri racconto’ di un dissidio con il genitore. Di tutt’altro tenore la versione del padre, che avrebbe usato la 357 a tamburo trovata oggi per difendersi da presunti ladri che sarebbero entrati nel suo capannone per autodemolizioni. Una versione che non ha mai convinto gli investigatori. Per l’uomo e’ stata emessa dal gip Maria Di Carlo su richiesta del Pm Patrizia Filomena Rosa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che domani sara’ discussa dinanzi al tribunale del Riesame. Con il ritrovamento dell’arma alla vigilia del riesame la posizione del 59enne si aggrava. La pistola aveva infatti la matricola punzonata ed era detenuta illegalmente.