C’è un primo iscritto nel registro degli indagati per la bomba fatta esplodere nella notte tra mercoledì e giovedì davanti al Centro per l’Impiego di via Pescatori ad Avellino. Si tratterebbe di un 61enne del capoluogo irpino che avrebbe agito insieme ad un complice non ancora individuato. All’indagato i carabinieri del Nucleo Investigativo, coordinati dal capitano Quintino Russo, ci sarebbero arrivati attraverso le immagini delle telecamere della zona che avrebbero immortalato la sua auto, una Mercedes Classe A, di cui era chiaro il numero di targa. Le indagini sull’attentato al Centro per l’Impiego – una bomba artigianale è stata fatta esplodere nella notte tra mercoledì e giovedì all’ingresso degli uffici di Via Pescatori – hanno portato ad un primo nome iscritto nel registro degli indagati.
I militari, recatisi presso la sua abitazione per eseguire un decreto di perquisizione e sequestro, gli avrebbero notificato anche un avviso di garanzia in cui viene contestato il reato che punisce la fabbricazione e la detenzione di materiale esplodente. Inoltre, insieme all’auto, al 61enne, incensurato, sarebbe stato sequestrato anche un computer e supporti informatici che dovranno essere analizzati dal consulente della Procura di Avellino.