Entra nel vivo l’attività della Procura di Benevento sulla vicenda dei contagi a Villa Margherita, la clinica focolaio del Sannio. Dopo aver acquisito cartelle cliniche dei pazienti, da ieri i Carabinieri hanno iniziato a raccogliere anche le prime testimonianze degli operatori paramedici in quaratena domicilare per ricostruire l’accaduto. Dichiarazioni che sono avvenute con telefonate registrate e che saranno trascitte e acquisite come prove. L’obiettivo del pool di magistrati con a cap il procuratore di Benevento, Aldo Policastro, è inidivuare eventuali responsabilità su una vicenda che nelle scorse settimane ha generato un’esclation di casi nel Sannio che fino a quel punto era riuscito a contenere il numero dei contagi. Non solo contagi, ma anche morti perchè delle 15 persone trasportate da Villa Margherita all’ospedale San Pio, sei sono decedute. Sono un’ottantina invece i casi attualmente positivi collegati al centro di riabilitazione di Piano Cappelle, che sono in assistenza domicilire e per i queli l’Asl ha attivita l’USca, l’unità speciale di continuità assistenziale. In pratica si tratta di visite a domicilio svolte da 7 medici reclutati proprio per l’emergenza covid. A loro il compito anche di sorvegliare anche il focolaio di Paolisi, dove ieri sono stati eseguiti 127 test rapidi, tutti negativi. Tra oggi e domani, invece, dovrebbero arrivare i risultati dei 17 tamponi effettuati con i contatti diretti dei positivi riconducibili all’Avicola Mauro. Intanto, però notizie rassicuranti arrivano dal San Pio dove sono state dimesse due persone entrambi residenti nella provincia di Benevento. Diminuisce cosi il numero dei pazienti nell’ospedale beneventano: sono 29 le persone ricoverati, di cui 25 sanniti.