RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALLA SEZIONE ENPA DI BENEVENTO
La storia di “Drin Drin” la cagnolina che abbandonata in un bosco è riuscita a dare l’allarme e mettere in salvo sé stessa e i suoi cuccioli rinchiusi in un sacchetto della spazzatura.
Sembra un cane normale, magari felice e spensierato all’aria aperta, seduta in attesa di una ricompensa o di un ordine ed invece è tutt’altro. Drin Drin – è il primo nome venuto in mente e capirete poi il perché – è una cagnolona simil pastore che ha conosciuto il lato peggiore dell’essere umano: abbandonata in un bosco – in provincia di Benevento – tra la fitta vegetazione, legata ad un albero con una corda al collo e davanti ad i suoi occhi, a terra, un sacco nero dell’immondizia legato stretto che non conteneva cibo o altro ma cinque piccoli cuccioli partoriti da poco, considerati esseri viventi per tutti tranne che per il meschino che ha compiuto il gesto, essere degno della peggiore feccia umana, da viscido vigliacco senza scrupoli. Ma Drin Drin non si è persa d’animo ed anzi è riuscita a furia di morsi e tirate, a spezzare la corda e a mettersi in cerca d’aiuto per salvare la cucciolata. Fortunatamente non ha dovuto fare molta strada perché la sua corsa disperata ha incrociato gli operatori della comunità montana impiegati nella manutenzione quotidiana dei boschi; trovati gli umani Drin Drin ha cominciato ad abbaiare per attirare la loro attenzione e poi a correre avanti ed indietro in una specifica direzione, incuriositi ed anche un po’ preoccupati dall’atteggiamento di quel cane con una corda spezzata intorno al collo, gli uomini deciso di seguirla ed una volta arrivati sul posto hanno visto a terra quel sacco nero, una volta aperto, tutto si aspettavano di trovare tranne che 5 piccole bestiole infreddolite, spaventate e tremanti. Una volta messi al sicuro ed al “riparo” sia la madre che la cucciolata, gli operatori hanno contattato la sezione ENPA di Benevento e raccontato l’accaduto, allertato il Nucleo Guardie Zoofile ha provveduto ad informare l’amministrazione locale per il recupero degli animali e coordinare le operazioni di salvataggio avvenute nel primo pomeriggio; nel momento in cui scriviamo, Drin Drin e la sua prole sono in apposita struttura sanitaria per le visite di controllo, terminato l’iter saranno disponibili per l’adozione. Questa poteva essere l’ennesima triste storia finita male ma il Caso ha voluto che finisse in modo diverso ed è per questo vogliamo ringraziare prima di tutto il sig. Domenico Pellegrino per aver messo in salvo i cani, fondamentale, senza di lui sarebbero morti tutti. Un sentito ringraziamento al sindaco di Castelfranco in Miscano, Antonio Pio Morcone, per la disponibilità e l’attenzione dimostrata, alla Vigile Vecchiolla, il signor Bruno verrilli e tutta l’amministrazione, tutte persone disponibili oltre ogni misura.
Un’ultima cosa, pubblichiamo la foto di Drin Drin affinché qualcuno, chiunque, ci possa fornire informazioni utili per risalire al “proprietario” e quindi all’autore del gesto meschino perché fidatevi, e a conferma ci sono studi e ricerche, chi ha compiuto una simile azione è capace di cose ben peggiori verso le persone ed in particolar modo verso i soggetti più “deboli” come ad esempio i bambini…