Dopo il 27enne di Montefusco, anche due ragazzi di Lauro, un fratello e una sorella, e un giovane di Taurano, sono scappati dal cordone sanitario anti-coronavirus di Codogno (uno dei centri del primo focolaio italiano) per tornare in Irpinia. Un atto che, lo ricordiamo, dopo le disposizioni del Consiglio dei Ministri e del governatore della Lombardia, è assolutamente vietato.
Tutti i giovani irpini rientrati presso le proprie famiglie (per quanto riguarda quello di Montefusco non utilizzando l’Air, come smentito dalla stessa azienda di trasporti) non presentano sintomi collegati al virus. Ma i sindaci dei rispettivi comuni hanno emesso ordinanze di quarantena, indicando per loro, le rispettive famiglie e le persone che hanno avuto contatti con gli stessi, l’auto-isolamento domiciliare, oltre a seguire tutte le disposizioni di profilassi stabilite dalle Autorità Sanitaria. A Montefusco i 14 giorni sono scattati ieri e riguardano lo stretto nucleo familiare. A Lauro e Taurano lo stesso dispositivo è partito oggi e riguarda, nel primo caso 15 persone. Mentre in tutto il Vallo di Lauro sono 40, complessivamente, le persone in quarantena. Dell’attivazione del protocollo di prevenzione sono state informate immediatamente anche Asl e Prefettura.
Misure di attenzione sono state prese anche nel vicino comune di Moschiano. In tutti e tre i comuni domani le scuole resteranno chiuse.