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Rapine, ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco, in carcere 16enne di Cervinara

Rapine, ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco, in carcere 16enne di Cervinara

12 Febbraio 2020 | by Anna Liguori
Rapine, ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco, in carcere 16enne di Cervinara
Cronaca
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A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Napoli, i Carabinieri di questo Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Montesarchio (BN), nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in I.P.M., emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, a carico di un minore di anni 16 originario di Cervinara (AV), resosi responsabile del reato di rapina aggravata, ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco, in concorso con due maggiorenni in corso di identificazione.

Il provvedimento in questione trae origine dall’attività posta in essere dai militari dell’Arma di Montesarchio (BN) a seguito di numerose rapine perpetrate verso la fine dell’anno 2018/inizio 2019 nell’ambito di competenza e dei comuni limitrofiE

Ricorrendo ad attività tecniche, nonché ai tradizionali servizi di osservazione, di pedinamento e di riscontro, i militari dell’Arma di Montesarchio hanno raccolto elementi indiziari che hanno consentito di contestare all’indagato ben sette episodi allorquando, unitamente a due maggiorenni in corso di identificazione, sono state commesse le seguenti rapine: in data 20.12.2018  e 31.12.2018 in danno di un distributore carburante di Apollosa (BN), in data 26.12.2018 ad una agenzia di scommesse di San Leucio del Sannio (BN), in data 26.12.2018 in danno di una coppia di coniugi in Ceppaloni (BN), in data 12.01.2019 in danno di un distributore carburante di Montesarchio (BN), in data 18.01.2019 in danno di un distributore carburante di Cervinara (AV) e in data 18.01.2019 in danno di un distributore carburante di Rotondi (AV). Il tutto commesso mediante l’uso di pistola o bastone in legno o martelletto frangivetro e utilizzando autovettura oggetto di furto. 

Il G.I.P., condividendo la valutazione prospettata dal P.M., ha ritenuto che “sussistono le esigenze cautelari che giustificano l’applicazione della misura e in particolare quello del concreto pericolo di reiterazione della condotta illecita da parte dell’indagato”. Sono a buon punto le indagini per la identificazione dei due coindagati maggiorenni.

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