I carabinieri della Stazione Forestale di Ariano Irpino, dopo i controlli effettuati presso i frantoi oleari, eseguiti congiuntamente ai colleghi della Stazione Forestale di Castel Baronia e Mirabella Eclano, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Benevento il titolare di un frantoio ove veniva riscontrato che le acque di vegetazione erano stoccate oltre i limiti temporali previsti dalla normativa rubricata. Oltre alla denuncia, a carico dell’uomo è stata elevata una sanzione amministrativa di 2.500 euro con attribuzione di prescrizioni ambientali e la sanzione amministrativa di 500 euro per mancata revisione degli strumenti di pesatura.
Inoltre, nel corso dei controlli sono state elevate sanzioni amministrative a carico dei titolari di altri due frantoi ove veniva riscontrata la mancanza della revisione degli strumenti di pesatura. Per uno di loro è stata altresì contestata la sanzione amministrativa per lo spandimento di acque di vegetazione in difformità ai limiti di accettabilità. In particolare: i carabinieri della Stazione Forestale di Lacedonia hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un uomo di Andretta ritenuto responsabile del reato di “Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo”, per aver illecitamente introdotto del proprio bestiame in un terreno privato, adibito a coltura di cereali, situato in un fondo del Comune di Monteverde. Mentre i carabinieri della Stazione Forestale di Mirabella Eclano, durante i controlli alla fiera di Grottaminarda eseguiti insieme ai colleghi delle Stazioni Forestali di Castel Baronia e Ariano Irpino nonché a personale dell’ASL di Avellino, hanno elevato sanzioni amministrative per un importo totale di 1.500 euro, nei confronti di tre commercianti che utilizzavano strumenti di pesatura non regolari. Infine, l’operazione dei carabinieri della Stazione Forestale di Bagnoli Irpino che, a seguito di segnalazione da parte di un cittadino, hanno soccorso una poiana che presentava una ferita all’ala sinistra, procedendo poi a consegnare il rapace all’ASL veterinaria del distretto di Montella che, sulla scorta della visita e della diagnosi effettuata, escludeva che le ferite all’ala fossero state causate da un’arma da fuoco, assicurando il ricovero dell’esemplare presso il Centro Raccolta e Recupero Rapaci di Napoli.