La dinamica del rogo e le conseguenze ambientali. Il giorno dopo il vasto incendio, che ha colpito un capannone adibito a deposito della zona industriale di San Salvatore Telesino, restano gli interrogativi. Il primo riguarda appunto la dinamica dell’incendio e la relativa matrice : gli inquirenti, giunti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco, che hanno domato le fiamme per tutto il pomeriggio di ieri, non escludono nessuna pista: da quella dolosa ad un innesco accidentale legato ad un eventuale corto circuito. Le immagini provenienti dalle telecamere di videosorveglianza, presenti vicino alla struttura, saranno un supporto importante per le indagini. Non è un caso isolato: Un episodio simile si era verificato due anni fa, il 4 luglio 2017 nella stessa zona: le fiamme interessarono un deposito di mobili, con i vigili del fuoco impegnati per due giorni. Anche in quel caso, cosi come successo per l’incendio di ieri, fiamme altissime e fumo visibile in numerosi paesi del comprensorio telesino. Uno scenario che ha aperto anche interrogativi relativi all’impatto ambientale: cosa è andato a fuoco? Di certo materiale ligneo presente all’interno della struttura e anche la copertura in lamiera crollata in gran parte, insieme alle pareti prefabbricate. Non sono stati effettuati rilevamenti dall’Arpac e dunque non rimane che aspettare il rapporto stilato dai Vigili del Fuoco che farà chiarezza sull’episodio
