Operaio Samte fermato con materiale infiammabile, Di Maria: “Profondamente amareggiato”
Cronaca
Ringrazio l’Arma dei Carabinieri per quanto ha fatto stanotte ed, ovviamente, per le indagini condotte nei giorni e nei mesi precedenti per venire a capo dei ripetuti eventi incendiari presso lo Stir di Casalduni a partire da quello, devastante, dell’agosto 2018. Sono profondamente amareggiato per ciò che i Carabinieri hanno scoperto.
Pur nel pieno rispetto della presunzione di innocenza che, nel nostro ordinamento, va sempre riconosciuta comunque e a chiunque, non posso fare a meno di chiedermi come e perché questo dipendente abbia potuto porre in essere azioni così irresponsabili e criminali, arrecando pesanti danni all’ambiente, a tutti i cittadini sanniti, costretti a pagare cifre insostenibili per il conferimento dei rifiuti fuori provincia, agli stessi suoi Colleghi dipendenti ed alla Istituzione Provincia di Benevento, proprietaria della struttura produttiva di ctr. San Fortunato.
Ribadisco che gli incendi della sera di Ferragosto e della scorsa settimana hanno creato ulteriori e formidabili ostacoli sul percorso che era stato avviato per la ripresa produttiva dello Stir di Casalduni e per ridare lavoro ai dipendenti: quello che è accaduto ha comportato e comporta, a cascata, la necessità di individuare nuove soluzioni per queste aggiuntive tessere del già intricatissimo mosaico della ripresa del ciclo gestionale dei rifiuti nel Sannio.
Credo, pertanto, sia ancora più utile la riunione di riflessione che avevo già convocato per martedì prossimo: non resta che augurare che in quella sede possano venire fuori nuove idee e proposte, cui peraltro sto lavorando incessantemente.
Su quest’ultimo punto vorrei essere chiaro: io non sto lasciando nulla d’intentato per districare questa complicata matassa della gestione del ciclo rifiuti nel Sannio, anche se, come qualcuno ha detto, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”.
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