Di Enzo Colarusso
Ancora una volta a fuoco lo stir di Casalduni ed ancora una volta il sospetto che si tratti di un rogo di matrice dolosa è fortissimo. Quaranta minuti dopo la mezzanotte una colonna di fumo si è levata nella zona del capannone dove è contenuto materiale tritovagliato, che doveva essere smistato in direzione del termovalorizzatore di Acerra. Ad essere interessato dalle fiamme è una parte piccola dell’impianto dove sono stipate circa 200 tonnellate di rifiuti. Tempestivo l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono riusciti a circoscrivere l’incendio e a domarlo evitando problemi maggiori. Alle 4 di questa mattina il rogo è stato spento. Sulle cause dell’ennesima aggressione all’impianto di Casalduni stanno indagando gli investigatori ma l’origine dolosa è la più accreditata. Sul posto, sin dai primi minuti, il sindaco di Casalduni Iacovella che è anche presidente dell’Ato. Ancora presto per accertare i danni ma quello che emerge è che è in atto una nuova “strategia della tensione” tesa a rendere ingestibile il corretto svolgimento del ciclo dei rifiuti. Un incendio che complica le cose sulla strada della ripresa del funzionamento dello stir. Anche di questo si parlerà domani a Napoli nel vertice in Regione con il vicepresidente Bonavitacola.