Omicidio Tornatore, arriva la sentenza da parte della Corte d’Assise del Tribunale di Avellino: ergastolo con isolamento diurno per concorso in omicidio volontario per Francesco Vietri, 56enne di Montoro, e 6 anni di reclusione per concorso in distruzione di cadavere per Pasquale Rainone, 31enne di Fisciano. Dopo due ore di camera di consiglio, dunque, arriva l’esito del primo grado di giudizio per l’efferato omicidio di Michele Tornatore, ucciso nell’aprile del 2017 con due colpi di pistola alla testa e al torace e ritrovato dopo alcuni giorni carbonizzato nella sua auto a Contrada. La sentenza sul primo filone dell’inchiesta è stata pronunciata dai giudici Luigi Buono e Giulio Argenio. Accolte, dunque, le richieste del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Simona Rossi, che ha coordinato le indagini affidate al nucleo investigativo dei carabinieri di Avellino, guidato dal capitano Quintino Russo. In attesa delle motivazioni della sentenza, intanto, continua l’indagine bis che mira a individuare i complici di Vietri. Tre per ora gli indagati ma il numero potrebbe anche crescere. Il movente del delitto sarebbe da ricercare nell’usura e nei debiti che la famiglia Tornatore aveva contratto per le sue difficoltà economiche. Debiti che per la vittima sono stati fatali.
Il processo si è chiuso in un Tribunale blindato con misure di sicurezza al massimo livello dopo l’allarme bomba scattato sabato scorso con il ritrovamento di un biglietto che minacciava l’esplosione del Palazzo di Giustizia.