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Avellino| Bombe e spari, clima di tensione in città: Fdi interroga il ministro dell’Interno

Avellino| Bombe e spari, clima di tensione in città: Fdi interroga il ministro dell’Interno

25 Settembre 2019 | by Redazione Av
Avellino| Bombe e spari, clima di tensione in città: Fdi interroga il ministro dell’Interno
Cronaca
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(alca) – Non solo la bomba fatta esplodere nell’Audi Q3 di Sergio Galluccio, nella stessa notte tra sabato e domenica scorsa tre auto appartenenti a Damiano Genovese e ai suoi familiari sono state crivellate di colpi. Due episodi accaduti in due zone diverse e distanti della città, il primo a Rione Mazzini , sotto l’abitazione dell’imprenditore della ristorazione, il secondo, probabilmente proprio negli stessi istanti, davanti alla villa del direttore sportivo, ex consigliere comunale e capogruppo della Lega, a contrada Sant’Eustachio. Evidenti avvertimenti di stampo puramente camorristico.

Così, dopo l’allarme bomba al Tribunale, probabilmente frutto dell’azione di un mitomane o di qualcuno che voleva sviare l’attenzione delle forze dell’ordine, Avellino si è risvegliata dalla relativa calma di questi anni in un clima di assoluta tensione. Di colpo sembra essere tornati alla fine degli anni ’90 e gli inizi del nuovo millennio quando da Summonte a Serino, e nello stesso capoluogo irpino, imperversava il clan Partenio, tra intimidazioni, estorsioni e omicidi.

Del resto, il dossier annuale dell’Antimafia aveva segnato un cerchio rosso sulla provincia, per via dei segnali di risveglio di vecchie faide e le avvisaglie della nascita di nuove organizzazioni criminali. Quanto è successo, dunque, è solo, purtroppo, un primo esempio violento della recrudescenza camorristica in città e nel suo Hinterland.

Dopo tre giorni di indagini, infatti, il quadro è già molto più chiaro, così come le indiscrezioni trapelate che cominciano a definire i contorni di quella che, a tutti gli effetti, è stata un’azione criminale pianificata nei minimi dettagli. L’elemento che è mancato all’inizio è solo uno: mentre Galluccio ha denunciato il fatto, anche perché l’esplosione ha svegliato nel cuore della notte tutto il quartiere, i familiari di Genovese non avrebbero presentato denuncia contro ignoti, o comunque si sarebbero riservati di farlo. Il fatto, però, era noto ai carabinieri della stazione di Avellino e del Nucleo Operativo, tant’è che tra le perquisizioni effettuate c’è stata anche l’abitazione di Damiano Genovese, dove è stata trovata la pistola risultata rubata. Da qui l’ipotesi di reato di possesso illegale di arma e ricettazione e il fermo di polizia del 36enne.

Tanti episodi così ravvicinati che hanno creato un clima di timore in città. Da qui l’interrogazione parlamentare presentata da Fratelli d’Italia, attraverso il senatore Antonio Iannone, della Commissione parlamentare Antimafia, al neo ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. L’obiettivo è accendere i riflettori su quella che un tempo era la cosiddetta isola felice.

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