Valori raddoppiati ma comunque entro i limiti. Sono i primi risultati sui rilievi che L’Arpac
sta eseguendo nella zona Pianodardine, dove ieri e’ andata distrutta in un incendio la Ics, azienda che produce involucri in plastica per batterie per auto. I dati, riferiti dal responsabile provinciale Carmelo Lomazzo, riguardano la
qualita’ dell’aria rispetto alle PM10 e alle sostanze organiche volatili, ma non ai livelli di diossina, prodotta dalla combustione dei materiali plastici. Dati che saranno resi pubblici domani durante una riunione in prefettura ad AVELLINO del centro di coordinamento soccorsi. Nel vertice convocato dal prefetto Maria Tirone saranno presi anche provvedimenti per la riapertura delle scuole nei quindici Comuni interessati dallo stato di emergenza. Intanto questa mattina sono arrivati i periti nominati dalla procura per avviare i rilievi utili alle indagini, coordinate dai pm Vincenzo D’Onofrio e Cecilia Annecchini. L’ipotesi di reato e’ di disastro ambientale e la
procura, pur non scartando l’ipotesi di un rogo doloso, verifica anzitutto le condizioni di sicurezza dello
stabilimento, che occupa 22 dipendenti. Nel corso del sopralluogo sono stati ascoltati i proprietari e il direttore
dell’azienda, oltre ad alcuni residenti della zona che per primi hanno notato le fiamme svilupparsi nel deposito esterno. Saranno acquisite anche alcune foto scattate dai residenti, che per ora non possono rientrare nelle loro abitazioni, troppo vicine all’area del rogo. Domani riprendera’ anche la raccolta dei rifiuti, interrotta perche’ lo Stir si trova proprio nella zona di Pianodardine ed e’ stato utilizzato per l’approvvigionamento idrico utile alle squadre di vigili del fuoco. In mattinata nell’impianto gestito dalla societa’ Irpiniambiente il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola ha fatto un sopralluogo, assicurando che “lo Stir deve riprenderele attivita’, essendo un impianto intermedio tra la raccolta dei rifiuti differenziati e il termovalorizzatore di Acerra”. Il livello di allerta e’ comunque alto e ad Avellino sono andate a ruba mascherine per proteggersi, mentre la citta’ era deserta anche questa mattina, con pochissimi esercizi commerciali aperti. Sono state annullate tutte le manifestazioni e gli eventi culturali nei Comuni interessati