Si inizia a fare luce sulla morte del 48enne nella località Lentace a San Martino Sannita. L’uomo fu ritrovato il 26 agosto scorso inginocchiato e con la fronte a terra, una posizione innaturale che potrebbe essere compatibile con un malore o un mancamento improvvisi. Gli iqnuirenti da subitoi hanno ipotizzato la morte di overdose in quanto sul sedile anteriore della sua auto, una Fiat Panda, i carabinieri hanno ritrovato della cocaina. Inoltre anche la prima visita esterna del cadaveredel medico legale, Emilio D’Oro, andò in quella direzione. Il corpo dell’uomo, originario di Sant’Angelo a Cupolo, un comune dell’hinterland beneventano, è stato ritrovato a circa 20 metri dalla sua macchina parcheggiata nello spiazzo antistante la chiesetta dell’Angelo situata su una collinetta che funge anche da belvedere paesaggistico. Gli accertamenti, consistiti in investigazioni tradizionali di osservazione e pedinamento, di serrata attività informativa, hanno condotto i Carabinieri di San Giorgio del Sannio ad un giovane beneventano noto nel locale ambiente droga perché molto molto attivo e conosciuto tra gli spacciatori. Da li una serie di servizi servizi di osservazione che confermavano il dinamismo del giovane e ieri pomeriggio i militari hanno notato strani movimenti del 25enne di Benevento. Da li il blitz dei Carabinieri che hanno sequestrato 100 grammi di cocaina, suddivisa in undici involucri dal peso di circa nove grammi cadauno rinvenuti nel muro di contenimento del giardino,6 grammi di cocaina in un unico involucro rinvenuto nel vano scala del palazzo;un grammo di cocaina ed un bilancino di precisione funzionante occultano nel divano all’interno dell’abitazione; un quantitativo di polvere bianca tipo “mannite” utilizzata per il confezionamento delle singole dosi, rinvenuta nell’abitazione unitamente a vari ritagli di cellophane trasparente e una somma in contante pari ad euro 19.980 sequestrata perche’ ritenuta provento di spaccio.
Il dott. Toscano, sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, che ha coordinato le indagini, ha disposto l’arresto del giovane perché ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e trasferito nel carcere di Capodimonte.