Prosegue l’azione dei carabinieri della Compagnia di Montella, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Nello scorso fine settimana sono stati effettuati numerosi posti di controllo durante i quali sono state eseguite svariate perquisizioni ed elevate contravvenzioni per violazioni alle norme del Codice della Strada, soprattutto per la guida pericolosa e sotto l’effetto di sostanze alcoliche.
Il bilancio complessivo è stato di tre persone denunciate alla Procura della Repubblica di Avellino (due per “Guida in stato di ebbrezza” ed uno per “Porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere”), due giovani segnalati alla Prefettura quali assuntori di droga ed un pregiudicato allontanato con Foglio di Via Obbligatorio.
In particolare, i carabinieri della Stazione di Montemarano, hanno controllato un uomo di Volturara Irpina, già noto alle Forze dell’Ordine, che a seguito di perquisizione è stato sorpreso in possesso di un coltello della lunghezza di circa 30 centimetri che è stato sottoposto a sequestro.
A Lapio, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno fermato due giovani (uno di Avella ed uno di Prata di Principato Ultra) che, in evidente stato di alterazione psicofisica conseguente l’abuso di alcool, si erano messi alla guida delle rispettive autovetture: patenti ritirate.
I carabinieri della Stazione di Paternopoli, all’esito di perquisizioni, hanno sorpreso un 25enne del luogo ed un 35enne della provincia di Monza Brianza in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti (rispettivamente eroina e hashish): la droga è stata sottoposta a sequestro e per i due giovani è scattata la segnalazione alla competente Autorità Amministrativa ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/90.
È inoltre scattato il Foglio di Via Obbligatorio per un 30enne della provincia di Napoli, con a carico svariati precedenti di polizia, fermato a Montella dai Carabinieri della locale Stazione: opportunamente interpellato, lo stesso non era in grado di fornire ai militari operanti una valida giustificazione circa la sua presenza in quel Comune.