A Montesarchio, questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di quel centro a conclusione della attività investigativa, hanno proceduto all’arresto di M. R., 26enne dello stesso centro, già noto ai militari per i suoi trascorsi penali.
Alle ore 03.20 circa, odierne, sul numero unico d’emergenza perveniva richiesta di intervento da parte di un cittadino, imprenditore, che segnalava la presenza di una persona, la quale, giunta con la propria utilitaria nei pressi del cancello di ingresso dello stabile, dove ha sede anche l’azienda del denunciante, stava tentando di forzare la porta di accesso con un tubo in ferro, nonostante avesse rilevato la presenza di quest’ultimo. Sul posto è stata inviata immediatamente l’autoradio di turno che, lungo la stessa strada, incrociava il veicolo con a bordo il malintenzionato che, nonostante i dispositivi di allarme luminosi e sonori in funzione cercava di speronare danneggiando autopattuglia con la propria utilitaria per potersi costruire la fuga. Tuttavia, in tale manovra lo stesso conducente ha perso il controllo della sua Smart, bloccata al margine della carreggiata e ha tentato invano la fuga a piedi, bloccato dagli stessi militari. Condotto nella caserma di Montesarchio per i successivi accertamenti, dagli elementi raccolti dal denunciante è emerso che il malintenzionato, armato del tubo in ferro avrebbe minacciato la vittima, facendosi aprire la porta di ingresso e quindi lo avrebbe costretto a consegnare le chiavi della Ford Ranger del denunciante, li parcheggiata. Nel mentre stava per andar via con il suddetto veicolo, intuendo evidentemente l’arrivo dei Carabinieri ha ripreso la sua Smart cercando di darsi alla fuga, impattando con l’auto militare come prima riferito.
Pertanto, l’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di rapina, resistenza a P.U., danneggiamento e rifiuto di sottoporsi agli accertamenti etilici e tossicologici e su disposizione del Sostituto Procuratore di turno è stato sottoposto agli arresi domiciliari presso la propria abitazione, mentre la sua Smart è stata posta sotto sequestro atteso che era priva della prevista copertura assicurativa.