Dopo tre giorni di ricerche, è stato ritrovato il corpo di Giuseppe Mercuri,il 68enne di Pago Veiano scomparso da venerdi mattina.L’uomo era uscito di casa per una passeggiata in cerca di asparagi ma non è più rientrato.I familiari si allarmano allertano le forze dell’ordine,cominciano le ricerche. Viene setacciato tutto il territorio di Contrada Torre, dove è stata ritrovata parcheggiata la sua Fiat Panda, con all’interno un paio di stivali e dei mazzetti di asparagi,ma di Giuseppe nessuna traccia. Poi l’epilogo, solo dopo aver ripulito una zona circoscritta di vegetazione altissima, spunta un pozzo, un’altro oltre a quelli già attenzionati:una camicia riaffiora a pelo d’acqua,è quella di Giuseppe, il cui corpo sarà recuperato solo dopo aver prosciugato il pozzo,poichè è finito sul fondo. C’è una riunione in Prefettura a Benevento, per coordinare le ricerche quando il Sindaco Mauro De Ieso riceve la telefonata dei Vigili Del Fuoco: “E’ stato trovato un corpo”. La riunione si interrompe il sindaco ritorna in paese.
I Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, i volontari lo hanno cercato ininterrottamente il povero Giuseppe, le loro facce esprimono tutta la desolazione e la sconfitta,per aver ritrovato un corpo e non un uomo ancora in vita. Nelle campagne di Pago Veiano si ferma il tempo,si cristallizza nell’afa di un pomeriggio dove il via vai dei soccorritori si mescola alle voci che dalle radiotrasmittenti scandiscono le manovre di recupero del corpo.
Gruppi di persone osservano,bisbigliano,commentano,c’è sgomento,perchè Giuseppe era conosciuto e stimato da tutti. Una fatalità,un incidente, un malore,non si conosce ancora la dinamica della caduta nel pozzo,quello che però trapela è che prima di ieri, se ne ignorava l’esistenza, una tenuta,una struttura nobiliare fatiscente, lasciata all’incuria del tempo e totalmente abbandonata,dove forse un cartello o una transenna a segnalare la presenza del pozzo,avrebbero potuto evitare la tragedia.
