A gennaio gli esposti di due mamme, a seguire l’escussione di una terza che riferisce anche i dialoghi sulla chat dei genitori nel gruppo WhatsApp che riportano le timorose lamentele dei loro figli su violenze e maltrattamenti. Da qui l’avvio delle indagini dei carabinieri e il 22 febbraio l’autorizzazione del gip del Tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone, alle intercettazioni audio-video. Questi gli input dell’attività investigativa sull’asilo degli orrori di via Fratta a Solofra che questa mattina ha fatto registrare la firma dell’ordinanza con 4 misure coercitive. Il via libera agli accertamenti a marzo, con un prosieguo di 3 mesi, partendo da una classe e poi estendendosi anche in altre, fino a concentrarsi, in particolare, su quattro insegnanti: Vincenza Palazzo, 46 anni originaria di Cava de’ Tirreni, Maria Laura Lieto, 66 anni nativa di Santa Paolina, Gerardo De Piano, 56 anni di Solofra, e Mariarosaria Guerra, di Fisciano. Per i primi 3 è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari, per la quarta la sospensione per sei mesi dall’esercizio del pubblico servizio. Inoltre, a carico di Gerardo De Piano il gip ipotizza anche alcuni specifici episodi di molestia sessuale ai danni di un alunno di 5 anni.
Ad ognuno degli indagati, attraverso, le immagini delle telecamere nascoste, vengono attribuiti diversi episodi di violenza e abuso: schiaffi, minacce, spintoni e costrizioni. Per De Piano, poi, ci sono alcuni casi a sfondo sessuale a danno di un bambino che sarebbe stato toccato nelle parti intime e costretto a gesti molto forti.
Gli avvocati di tutti gli indagati hanno già presentato ricorso contro la misura cautelare comminata. Intanto, all’inizio della prossima settimana dovrebbero svolgersi gli interrogatori di garanzia, nel corso dei quali i 4 insegnanti potranno fornire la loro versione dei fatti.