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Benevento| Ospedale Rummo, il piccolo Andrea non ce l’ha fatta

Benevento| Ospedale Rummo, il piccolo Andrea non ce l’ha fatta

3 Giugno 2019 | by Maresa Calzone
Benevento| Ospedale Rummo, il piccolo Andrea non ce l’ha fatta
Cronaca
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Andrea era sano,l’ultima ecografia non lasciava trapelare nessuna anomalia. Andrea è il bimbo che  ha perso la vita probabilmente a causa di un parto complicato. Accade all’Ospedale Rummo di Benevento, accade nel 2019, accade ad una giovane mamma di 24 anni alla sua prima gravidanza. Tutto questo non può che sconvolgere,anche l’opinione pubblica su una prassi ormai datata che sembrerebbe avere peso sulla responsabilità di certe morti evitabili.Si tratta del “tempo” si tratta delle attese, spesso lunghe delle ore, per poter decidere se un parto debba avennire in modo naturale o con un Cesareo. Ma questo tempo non è imputabile al professionista che assiste una donna durante il travaglio o al medico di turno,il problema probabilmente è a monte. Se riavvolgiamo il nastro ci imbattiamo in storie simili,ricordiamo la piccola Rita Pia che oggi avrebbe avuto un anno, ma che purtroppo è morta in un caso analogo.Nessuno punta il dito contro gli ospedali beneventani, che sicuiramente dispongono di tutte le attrezzature idonee,di una TIN all’avanguardia e di un personale qualificato e professionale, forse il problema è altrove: qualche decennio fa si praticavano Cesarei a chiunque,si poteva scegliere liberamente come partorire e non c’era bisogno di rientrare nei casi “d’emergenza” per programmare la nascita di un figlio mediante il parto Cesareo.Poi arrivano le restrizioni e i tagli alla sanità pubblica ed ecco che le strutture e quindi i medici sono “chiamati” a rispettare le direttive, e a praticare il Cesareo solo nei casi urgenti e necessari. Intanto ieri alle 6 meno 10  del mattino, il piccolo Andrea si è spento nel reparto di terapia intensiva neonatale,dove era ricoverato in seguito all’asfissia e assenza di battito cardiaco al momento della nascita.Il piccolo era venuto alla luce con un Cesareo dopo primi tentativi di farlo nascere naturalmente,poi con l’aiuto di una ventosa. Ore di sofferenza per la giovane mamma Lucia.Gli esami sul bambino dopo la nascita avrebbero evidenziato anche una emorragia cerebrale e una compromissione della funzionalità renale.Una famiglia distrutta che ora vuole la verità, che forse potrà arrivare solo dall’autopsia, che il sostituto procuratore della repubblica, Maria Colucci  ha fissato per giovedì affidando l’incarico al medico legale Lamberto Pianese.L’avvocato della coppia Mario Itro, ha affermato al telefono, di aver chiesto l’autopsia che di fatto è prevista d’ufficio, e di aver fatto una interrogazione di querela.

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