La storia di Maria Ungureanu, non ha ancora un finale che dia dignità alla povera bimba, trovata senza vita in un resort di San San Salvatore Telesino,nel giugno del 2016. Intanto resta indagato come unico responsabile della morte della bambina, Daniel Ciocan,un giovane amico della famiglia Ungureanu. La novità riguarda ora i fratelli del giovane, Cristina e Cristian Ciocan, che nelle ultime ore sono stati convocati dai carabinieri,per un interrogatorio come persone informate sui fatti. I due fratelli saranno al cospetto dei carabiniri senza la presenza dell’Avvocato Verrillo, difensore anche di Daniel. La storia sembra davvero non avere fine, ad aprile era stata ipotizzata una nuova autopsia sulla piccola Maria, ma la riesumazione del corpo non è mai avvenuta perchè i periti scelti dal Gip sollevarono problemi relativi alla mancanza di un elenco dei materiali biologici e il prelievo di campioni di più organi effettuato tre anni fa,durante la prima autopsia. Sulle indagini poi si è assistito alla conferma di Daniel come indagato per violenza sessuale e omicidio, mentre la posizione della sorella Cristina,su cui pendeva un concorso di tentato omicidio, fu archiviata. Nella “caccia” al colpevole per una morte brutale con scenari di violenza sessuale su una bambina di soli 9 anni, sono stati poi “attenzionati” anche i genitori di Maria,Marius Ungureanu e Andreea Elena Ungureanu, sui quali si sono concentrati i sospetti di abusi sessuali. Una storia torbida, che brama giustizia, perchè dopo 3 anni, la verità giace ancora sul fondo di una piscina.