Il gup del Tribunale di Avellino, Paolo Cassano, ha deciso per il rinvio a giudizio per tutti e 27 gli indagati nell’inchiesta “Alloggiopoli” che riguarda due dipendenti del Comune del capoluogo irpino e 25 beneficiari delle assegnazioni. Dovranno affrontare il vaglio dell’istruttoria dibattimentale il funzionario comunale del Settore, Domenico Piano, e il responsabile del Procedimento Paolo Pedicini, in servizio presso l’Ufficio Assegnazione alloggi. Entrambi sono accusati di falso in atto pubblico, abusi in atti d’ufficio e corruzione. Secondo il pm, i due pubblici ufficiali hanno chiesto e ottenuto circa 2700 euro per consentire ad un nucleo familiare di poter ottenere un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Per questo singolo episodio, i due dipendenti comunali rispondono delle accuse insieme a Francesco Vivolo anche di concorso in corruzione. Lo stesso assegnatario illegittimo che ha dichiarato di aver versato quella somma per mettersi al sicuro da sfratti o altri problemi relativi all’alloggio. Stando sempre all’accusa, Piano e Pedicini, attraverso convocazioni telefoniche dei beneficiari dei provvedimenti assegnavano gli alloggi in violazione della legge regionale: ben 26 gli episodi contestati.
L’inchiesta è partita nel 2015, in seguito alla denuncia di un cittadino che ha fatto molto scalpore in città.