La tragica storia di Maria Ungureanu,continua a tenere col fiato sospeso.La morte della bimba,trovata in una piscina di San Salvatore Telesino il 19 giugno del 2016, non ha ancora trovato giustizia.A distanza di tre anni la vicenda è arrivata in Camera di Consiglio lo scorso 16 gennaio,in seguito all’opposizione alla richiesta di archiviazione del caso, che da subito ha visto al centro dell’inchiesta i fratelli Ciocan.Come si ricorderà per Cristina Ciocan , il GIP ha di fatto archiviato la sua responsabilità nell’omicidio della bambina,mentre nei confronti del fratello Daniel restano in piedi le tesi di omicidio e violenza sessuale,ma allo stesso tempo il GIP ha disposto anche le indagini estese ai genitori della piccola. Un altro capitolo si apre sulla vicenda:la proposta avanzata da Giovanni Conzo, procuratore aggiunto di Benevento, al Giudice per le Indagini Preliminari,che prevede la riesumazione del corpo di Maria per procedere ad una nuova autopsia e nuove analisi su alcuni abiti,si tratta di un paio di jeans,un bottone, una maglietta e altri indumenti.