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Montoro| Perseguita l’ex fidanzatina e la minaccia di morte, 16enne in comunità

Montoro| Perseguita l’ex fidanzatina e la minaccia di morte, 16enne in comunità

26 Marzo 2019 | by Redazione Av
Montoro| Perseguita l’ex fidanzatina e la minaccia di morte, 16enne in comunità
Cronaca
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Intimidazioni e minacce gravi: sono queste le azioni attraverso cui un ragazzo, accecato dalla gelosia, aveva incominciato a perseguitare l’ex fidanzatina, per arrivare a minacciarla di morte, puntandole finanche un coltello alla gola ed etichettandola con espressioni ingiuriose.

Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Montoro hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Napoli l’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Avellino con il quale è stato disposto il “Collocamento in comunità” per un 16enne.

A seguito di rottura della relazione sentimentale il giovane, che non accettava l’idea della fine del rapporto, si era reso dunque responsabile di alcuni atti persecutori nei confronti della coetanea, cagionandole un perdurante e grave stato d’ansia nonché un fondato timore per la propria incolumità.

Decisa quindi a porre fine a quella insostenibile situazione, la giovane ne parlava con i genitori ed insieme rivolgevano la disperata richiesta di aiuto ai Carabinieri che hanno avviato immediatamente le indagini da cui è rapidamente scaturito il provvedimento.

Attraverso un’attività sia di raccolta di prove documentali che di escussione di persone informate sui fatti, i Carabinieri hanno accertato la veridicità dei fatti denunciati dai genitori della ragazza, ricostruendo date, luoghi e modalità esecutive con cui si erano materializzate le condotte persecutorie.

Nel corso delle indagini venivano altresì escussi alcuni amici della vittima ai quali il prevenuto intimava di stare lontano dalla ragazza, sferrando in un’occasione anche dei pugni al volto di uno di loro.

L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative dell’Arma, emetteva nei confronti del ragazzo l’Ordinanza di Collocamento in comunità, ritenendo che se libero potesse continuare a commettere reati della stessa specie.

Il minore, dopo le formalità di rito, è stato associato in idonea struttura a disposizione dell’Autorità Giudiziaria minorile.

Un altro delicato caso di violenza di genere che è stato risolto grazie alla pronta richiesta di aiuto rivolta tramite formale denuncia ai Carabinieri.

Per casi analoghi, l’invito quindi è sempre quello di rivolgersi alle Forze dell’Ordine.

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