Inchiesta sul Teatro Carlo Gesualdo e sul presunto ammanco di cassa di 115mila euro. Il sostituto procuratore Teresa Venezia firma gli inviti a comparire per l’ex cda. Lunedì mattina dovranno comparire davanti al magistrato, e presumibilmente i suoi consulenti, l’ex presidente Luca Cipriano, e i due componenti Salvatore Gebbia e Carmine Santaniello. La convocazione arriva a poca distanza dagli interrogatori all’ex direttore amministrativo Dario Bavaro che ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere e della responsabile della biglietteria.
L’invito a comparire dovrebbe servire a chiarire le cifre per cui non tornano i conti e le accuse contestate agli indagati per i fatti temporalmente addebitati fino al dicembre 2014, tra le quali è già emersa quella principale: peculato. In particolare, in attesa di atti scritti più precisi, all’ex cda si contesterebbe una sorta di concorso morale nel peculato perché i tre non avrebbero segnalato la vicenda né sarebbero intervenuti direttamente. Omissione dalla quale deriverebbe anche la seconda contestazione: quella di falso ideologico nell’approvazione del bilancio del Gesualdo nel 2015.
Tutto ciò mentre davanti alla Procura regionale della Corte dei Conti sono in corso accertamenti specifici sulla figura di Bavaro, nella sua qualità di agente contabile per l’ammanco di 115mila euro emerso dalle indagini della Guardia di Finanza.
L’inchiesta, peraltro, potrebbe avere dei riflessi anche di natura politica. In attesa di una richiesta di rinvio a giudizio, infatti, Cipriano va avanti con il suo progetto “Avellino Più” e si dichiara determinato a proseguire in qualsiasi caso. Ma un eventuale processo potrebbe minarne alcune certezze.